La strèda dàla Cùèta: un sogno sportivo!

(PC-Starleggia 6 maggio 2013) Il sentiero tracciato in rosso sulla mappa qui riportata (e che si vede nelle foto che ne riproducono alcuni tratti) è la “stréda dàla Cùèta”. L’opera venne realizzata tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso ad opera del Corpo Forestale del regno, e conduce da la minuscola frazione di Campodolcino al piano della Cùèta (1071 mslm )  fino all’abitato di Splughetta (1361 mslm).  Si tratta una mulattiera molto bella, rovinata  dalle piante aiutate da piccoli smottamenti, che coi loro tempi cancellano disinteressate le opere degli uomini,  ma soprattutto dagli uomini stessi. Infatti l’incuria regnante su questo sentiero, non solo ha lasciato per anni inosservata la manutenzione, ma ha anche lasciato passare sotto silenzio gli scempi apportati dal cantiere stradale prima e da quello dell’acquedotto poi.
Lo scorso anno il comitato cacciatori con l’architetto Stefano Succetti hanno lodevolmente cominciato l’opera di pulizia nella parte bassa del sentiero rendendolo nuovamente accessibile. Vi sarebbe però bisogno d’interventi massicci specie nell’accesso stradale per valorizzare il lavoro svolto e rendere possibile e fruibile quello mancante (i tratti più rovinati che rendono invisibile il sentiero sono proprio quelli in prossimità dell’attuale carrozzabile).
Oggi possiamo comunque ammirare ancora lunghi tratti delle belle opere murarie a secco che sostengono alcuni tratti del sentiero. Tramite Consorzio abbiamo proposto ai tecnici della Comunità Montana della Valchiavenna la risistemazione del tratto al fine di renderlo ciclabile (tra l’altro rappresenterebbe una valida alternativa alla carrozzabile attualmente interrotta dalla frana). Il disegno generale prevede l’utilizzo di questo sentiero, qualche breve tratto della carrozzabile che da Campodolcino conduce a San Sisto e da li procedere sul sentiero di Toiana/Zoccana fino al maestoso Pian dei Cavalli (2176 mslm) con la possibilità di ridiscendere a Isola attraverso la strada che percorre la val Febbraro: ne nascerebbe un percorso di ca 18 Km con un dislivello di oltre 1100m, un’esperienza sportiva e paesaggistica unica con la possibilità di godere senza contaminare una natura superba.

Lascia un commento

 

 

 

Puoi usare questi tag HTML

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>