Patate e orzo: vecchie colture rinate

L’abbandono dei campi di patate [tartiföi] e di orzo [biéva] ha lasciato spazio, a partire dagli anni ’70 all’invasione di specie infestanti come gli epilòbi e gli ontani. Inoltre si sono diffuse specie arboree a foglia caduca come aceri e frassini.

Questo mutamento aumenta il pericolo d’incendio, l’avvicinamento di specie selvatiche alle case, e soprattutto la stabilità delle sponde e del manto nevoso, che qui raggiunge altezze considerevoli (fino a 5m).

Questo con lo spreco dell’abbandono, la nostalgia colturale e culturale di un mondo agricolo montano figlio di sani equilibri tra uomo e natura ci ha fatto pensare ad un progetto di recupero di quelle colture che caratterizzavano sia i ritmi della vita contadina in questi luoghi che le prelibate pietanze locali.

Dal 2007, grazie alle generose concessioni di comodato dei proprietari degli appezzamenti e all’altrettanto generoso lavoro dei volontari dell’associazione ”Operazione Mato Grosso”, si è potuto realizzare il progetto di ripartire con la coltivazione dei tartiföi.

Un idea che ci è parsa bella e soprattutto buona.

Bella perché la bellezza del lavoro che genera frutti dalla terra è unica come le piante di patate fiorite [tapèdt].

Buona perché buone come le patate di qua non ce n’è, sane saporite e naturali. Infatti i parassiti tipici della pianta non sopravvivono a queste quote, non c’è bisogno di chimica, neanche per la fertilizzazione, per la quale si utilizza stallatico naturale.

Buona anche perché il ricavato della vendita finisce per intero alle missioni dell’ “Operazione Mato Grosso”(OMG).

In poco tempo la memoria della bontà del prodotto s’è risvegliata e la produzione si è rivelata insufficiente rispetto alle richieste (nel 2009 42q).

Dal 2008 anche Legambiente è partita con un progetto omologo.

Nel 2009 si è ripartiti anche con la coltura dell’orzo a cura dell’OMG. Cliccando qui puoi vedere il video da valchiavennawebtv.

Da ricordare le applicazioni culinarie di questi prodotti che non meritano certo di andar perdute; infatti l’orzo veniva utilizzato principalmente in luogo del caffè, le patate venivano utilizzate in tutti i piatti, ma in particolare ricordiamo:

i pizòcar d’orz, i pizocar d’orz e castegn, i tartiföi con la sfèrzèda, fet e riis, menestra spuseda, taragna (coi tartiföi), i fritui cont’i tartiföi.


video:

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